1.

Filo una lunga fibra,
la seguo scendendo in acqua,
nella pupilla, nella fonte,
so che sei qui.
Attraverso epitaffi,
attraverso l'intera ragione m'immergo
in tasca un tizzone cocente
e i calzini del bambino e monete,
valuta senza valore in questo paese,
so che sei qui.
Erano anni, lunghi, famelici,
un barchino vuoto con fragore contro il pontile,
serrasti le porte, sobbalzasti per la scommessa,
ripetesti morbide parole,
orari, numeri,
si potavano i rami dell'albero di sogno.

            Cadono fiocchi di neve,
            ho dieci anni
            e li pesco sulla lingua,
            una ragazza con la coda di cavallo sotto il cielo stellato
            cammina all'indietro dalla scuola a casa.

Tesso una lunga fusciacca,
la seguo scendendo nella notte,
galoppo su un cavallo nero vicino alla strada,
so che sei qui,
il canto dietro l'orecchio, sotto la lingua,
il canto che solo tu possiedi:
scrofularia, passiflora,
pugni fumanti di bivacco,

dammi un canto, lascia che il canto porti
dalla dirittura a un sentiero sinuoso,
dal campo d'asfalto a quello sassoso,
dalla schiuma del fiume al canale di scolo,

            cade la neve benevole,
            cadono soffici fiocchi,
            seguiamo questo percorso,
            so che sei
            lì dove eri anche prima
            tutto aperto, corrente
            come anche prima una volta

2.

easy tu cavallo bigio,
ora andiamo o la va o la spacca,
sulla coda penzola la figlia del bandito,
resta aggrappata malgrado ti dibatta
è appesa al crine con le unghia e con i denti
e raggiunge le nuvole

easy tu cavallo bigio,
vai solo da qui per la cucina,
ho appena lavato il pavimento, lucidato le panche,
ho sistemato i fiori nei vasi e ho cantato forte.
ti ha richiamato qui il canto,
a tirare, a strappare,
a danzare criniera al vento?