Nanni Balestrini
Elletra (1998-2003)
Elletra (1998-2003)
Coro Primo
qui parla Elettra
ondeggianti carne e sangue
Elettra le sue voci
che tingono di rosso
le sue voci ondeggianti
il mare e scrivono
carne e sangue che tingono
la storia colpiscono
di rosso il mare
cuore stomaco cervello
e scrivono la storia
la seduzione dolcemente
colpiscono cuore stomaco
inconsapevole di chi vive
cervello la seduzione
in uno strano presente
dolcemente inconsapevole
senza farsi apparentemente
di chi vive in uno strano
troppe domande anche se poi
presente senza farsi
il suo rapporto con la vita
apparentemente troppe domande
sembra particolare continuo
anche se poi il suo rapporto
ma non definitivo un modo
con la vita sembra particolare
forse estremo di convivere
continuo ma non definitivo
con la sua fragilità con quell'irrequietezza
un modo forse estremo
disordinata che è il suo fascino
di convivere con la sua fragilità
è tutte queste cose insieme
con quell'irrequietezza disordinata
a tante altre è una bella
che è il suo fascino è tutte queste cose
partita emozionale
insieme a tante altre
fatta di piccoli e profondi
è una bella partita
slittamenti del sentimento
emozionale fatta di piccoli
che i corpi li fa danzare
e profondi slittamenti
li riempie di tic
del sentimento che i corpi
nevrosi tenerezza
li fa danzare li riempie
che i corpi li scopre
di tic nevrosi
come sono fatti che non sanno
tenerezza che i corpi
come non perdere il desiderio
li scopre come sono fatti
lasciandoli muovere respirare
che non sanno come non perdere
soprattutto nelle loro diversità
il desiderio lasciandoli muovere
per molti irresponsabile che è il tentativo
respirare soprattutto
di fare i conti tra un quotidiano
nelle loro diversità per molti irresponsabile
e quei sogni di libertà
che è il tentativo di fare i conti
di vivere a tutto campo
tra un quotidiano e quei sogni
anche facendosi del male
di libertà di vivere
carne e sangue affrontando
a tutto campo anche facendosi
anche la dimensione sconosciuta
del male carne e sangue
della malattia la paura
affrontando anche la dimensione
della morte senza giudicare
sconosciuta della malattia
un gioco intenso di metafore
la paura della morte
tessute come la trama
senza giudicare un gioco intenso
incessante di un tappeto
di metafore tessute
una memoria allargata
come la trama incessante
i colori sgargianti
di un tappeto una memoria
una storia per immagini
allargata i colori
il piano narrativo sfuma
sgargianti una storia
gioca sull'ambiguo
per immagini in cui il piano narrativo
e mai sulla certezza sul fascino
sfuma gioca
della moltiplicazione sulla sfida
sull'ambiguo e mai sulla certezza
di catturare l'infinito
sul fascino della moltiplicazione
riflesso di specchi
sulla sfida di catturare
che è l'esistenza su questo intreccio
l'infinito riflesso
potente di sogno
di specchi che è l'esistenza
dilatato e l'occhio
su questo intreccio potente
dilatato sul presente
di sogno dilatato
acuto osservatore
e l'occhio dilatato
di una realtà in cui riesce
sul presente acuto
a catturare gli strati
osservatore di una realtà
sovrapposti sotto il sole
in cui riesce a catturare
del supplizio qui parla
gli strati sovrapposti
qui parla Elettra
sotto il sole del supplizio