Claudio Pozzani
Sono
Sono
Sono l’apostolo
lasciato fuori dall’Ultima Cena
Sono il garibaldino
arrivato troppo tardi allo scoglio di Quarto
Sono il Messia
di una religione in cui nessuno crede
Io sono l’escluso, l’outsider, il maledetto che non cede
Sono il protagonista
che muore nella prima pagina
Sono il gatto guercio
che nessuna vecchia vuol carezzare
Sono la bestia idrofoba
che morde la mano tesa per pietà
Io sono l’escluso, l’outsider, il maledetto senza età
Sono l’onda anomala
che porta via asciugamani e radioline
Sono il malinteso
che fa litigare
Sono il diavolo
che ha schivato il calamaio di Lutero
Sono la pellicola
che si strappa sul più bello
Io sono l’escluso, l’outsider, un chiodo nel cervello
Sono la pallina del flipper
che cade un punto prima del record
Sono l’autorete
all’ultimo secondo
Sono il bimbo che ghigna
contro le sberle della madre
Sono la paura dell’erba
che sta per essere falciata
Io sono l’escluso, l’outsider, questa pagina strappata