Carolin Fischer
немецкий
Piccola lode al pubblico della poesia
Eccoci qui ancora una volta
seduti di fronte al pubblico della poesia
che è seduto di fronte a noi minaccioso
ci guarda e aspetta la poesia
in verità il pubblico della poesia non è minaccioso
forse non è neanche tutto seduto
forse c'è anche qualcuno in piedi
perché sono venuti così entusiasti e numerosi
o forse ci sono un po' di sedie vuote
ma quelli che sono venuti sono i migliori
hanno fatto questo grande sforzo proprio per noi
perchè poi mai dovrebbero minacciarci
il pubblico della poesia non minaccia proprio nessuno
è invece mite generoso attento
prudente interessato devoto
ingordo imaginifico un po' inibito
pieno di buone intenzioni di falsi problemi
di cattive abitudini di pessime frequentazioni
di mamme aggressive di desideri irrealizzabili
di dubbie letture e di slanci profondi
non è assolutamente cretino non
è sordo indifferente malvagio non è
insensibile prevenuto senza scrupoli non è vile
opportunista pronto a vendersi al primo venuto
non è un pubblico tranquillo benpensante credulone
senza troppe pretese
che se ne lava le mani
e giudica frettolosamente
è invece un pubblico che persegue degusta apprezza
lento da scaldare ma che poi rende
come direbbe Pimenta
e soprattutto è un pubblico che ama
il pubblico della poesia è infinito vario inafferrabile
come le onde dell'oceano profondo
il pubblico della poesia è bello aitante avido temerario
guarda davanti a se impavido e intransigente
mi vede qui che gli leggo questa roba
e la prende per poesia
perché questo è il nostro patto segreto
e la cosa ci sta bene a tutti e due
come sempre io non ho niente da dirgli
come sempre il pubblico della poesia lo sa benissimo
ma se lo dice tra sè e sè e non a alta voce
non solo perché è cortese volonteroso bendisposto
e in fondo anche cauto ottimista trattabile
ma sopratutto perché ama
ama di un amore profondo sincero irresistibile
di un amore tenace esclusivo lacerante
chi
ama il pubblico della poesia
fingete di chiedere anche se lo sapete benissimo
ma state al gioco perché siete svegli e simpatici
il pubblico della poesia non ama mica me
questo lo sanno tutti lui ama qualcun altro
di cui io non sono che uno dei tanti valletti
diciamo messaggeri se proprio vogliamo farci belli
il pubblico della poesia ama lei
lei e
solo lei e
sempre lei
lei che è sempre così imprevedibile
lei che è sempre così impraticabile
lei che è sempre così imprendibile
lei che è sempre così implacabile
lei che attraversa sempre col rosso
lei che è contro l'ordine delle cose
lei che è sempre in ritardo
lei che non prende mai niente sul serio
lei che fa chiasso tutta la notte
lei che non rispetta mai niente
lei che litiga spesso e volentieri
lei che è sempre senza soldi
lei che parla quando bisogna tacere
e tace quando bisogna parlare
lei che fa tutto quello che non bisogna fare
e non fa tutto quello che bisogna fare
lei che si trova sempre così simpatica
lei che ama il casino per il casino
lei che si arrampica sugli specchi
lei che adora la fuga in avanti
lei che ha un nome finto
lei che è dolce come una ciambella
e feroce come un labirinto
lei che è la cosa più bella che ci sia
il pubblico della poesia ama lei
chi
bravi lei la poesia
e come potrebbe il pubblico della poesia non amarla
perché ama la poesia vi chiederete
forse perché la poesia fa bene
cambia il mondo
diverte
salva l'anima
mette in forma
illumina rilassa
apre orizzonti
chissà ognuno di voi ha certamente i suoi buoni motivi
se no non sarebbe qua
ma meglio non essere troppo curiosi dei fatti degli altri
se si vuole evitare che gli altri ficchino il naso nei nostri
sia dunque lode al pubblico della poesia
lode al suo giusto nobile grande amore per la poesia
nel cui riflesso noi pallidi e umili messaggeri
viviamo grati e benedicenti
SEGRETISSIMO
DA NON RIVELARE
ASSOLUTAMENTE MAI
AL PUBBLICO DELLA POESIA
il pubblico della poesia ama la poesia
perché vuole essere amato vuole essere amato
perché si ama profondamente e vuole essere rassicurato
del suo profondo amore per se stesso
per sua fortuna il pubblico della poesia
crede solo di ascoltare la poesia
perché se la ascoltasse veramente capirebbe
la disperata impossibilità e inutilità del suo amore
e si prenderebbe a schiaffi dalla mattina alla sera
brucerebbe tutti i libri sulle piazze
si butterebbe in un canale
o finirebbe i suoi tristi giorni in un convento
CONCLUSIONE
LA POESIA FA MALE
MA PER NOSTRA FORTUNA
NESSUNO CI VORRÀ CREDERE MAI
Из: Tutto in una volta : 50 poesie per 50 anni
Spinea - Venezia: Edizioni del Leone, 2003
ISBN: 88-7314-068-8
Аудиопроизводство: 2006, M.Mechner / Literaturwerkstatt Berlin
kleines lob auf das publikum der poesie
hier sind wir also noch einmal
sitzen vor dem publikum der poesie
das bedrohlich vor uns sitzt
uns anschaut und auf die poesie wartet
eigentlich ist das publikum der poesie gar nicht bedrohlich
vielleicht sitzen nicht mal alle
vielleicht muß auch jemand stehen
so begeistert und zahlreich sind sie gekommen
oder vielleicht sind dort noch leere stühle
aber diejenigen die gekommen sind sind die besten
sie haben diesen kraftakt nur für uns vollbracht
warum sollten sie uns dann bedrohen
das publikum der poesie bedroht wie gesagt überhaupt
niemanden
sondern ist sanft großzügig aufmerksam
vorsichtig interessiert devot
gefräßig phantasievoll ein bißchen verklemmt
voller guter absichten und falscher probleme
voll schlechter gewohnheiten und übelstem umgang
mit aggressiven müttern und unerfüllbaren Sehnsüchten
mit zweifelhaften lektüren und tiefen beweggründen
es ist absolut nicht dämlich
es ist nicht taub gleichgültig mies
es ist nicht gefühllos mißtrauisch skrupellos
es ist nicht feige opportunistisch bereit sich dem erstbeste
zu verkaufen
es ist ein ruhiges bescheidenes gutgläubiges publikum
ohne zu hohe anspräche
das sich die hände nicht in Unschuld wäscht
das nicht voreilig urteilt
und vor allem liebt
schätzt verfolgt verkostet
schwer auf trab zu bringen aber dann geht die post ab
wie pimenta konkret sagen würde
das publikum der poesie ist unendlich bunt ungreifbar
wie die wogen des tiefen ozeans
das publikum der poesie ist schön breitschultrig gierig
wagemutig
es schaut vorwärts furchtlos und unnachgiebig
es sieht mich hier während ich ihm diesen blödsinn vorlese
und hält es für poesie
weil dies unsere geheime Übereinkunft ist
und das paßt uns beiden gut
wie immer habe ich ihm nichts zu sagen
wie immer ahnt es das publikum der poesie
aber das sagt es nur sich selbst niemals laut
nicht nur weil es höflich guterzogen wohlwollend ist
und im gründe auch aufmerksam optimistisch umgänglich
sondern vor allem weil es liebt
aus tiefstem herzen liebt ehrlich und aufrichtig
es liebt hartnäckig auschließlich herzzerreißend
doch wen liebt das publikum der poesie? fragt ihr
scheinheilig
obwohl ihr es ganz genau wißt
aber ihr spielt mit weil ihr aufgeweckt und sympathisch seid
das publikum der poesie liebt nicht mich
das wissen alle es liebt jemand anderen
dem ich nur einer von vielen boten sein kann
sagen wir botschafter das hört sich besser an
das publikum der poesie liebt sie sie und nur sie
wen? genau sie die poesie
sie die immer so unberechenbar
sie die immer so unbeirrbar
sie die immer so unbegreiflich
sie die immer so unerreichbar
sie die über alle roten ampeln fährt
sie die überhaupt nichts ernst nimmt
sie die immer zu spät kommt
sie die gegen alle ströme schwimmt
sie die die nacht zum tage macht
sie die vor wirklich nichts respekt hat
sie die oft und gerne zankt
sie die immer pleite ist
sie die spricht wenn man schweigen sollte
und schweigt wenn man sprechen muß
sie die alles tut was man nicht tun sollte
und nicht tut was getan werden muß
(…)
(…)
wie könnte das publikum der poesie sie nicht lieben?
warum es die poesie liebt werdet ihr euch fragen
weil die poesie gut tut?
amüsiert? die seele rettet? in form bringt?
erleuchtet? entspannt? den horizont erweitert?
wer weiß jeder von euch hat sicher seine guten gründe
sonst wäre er nicht hier
und es ist besser nicht zu neugierig in den angelegenheiten
der anderen herumzuschnüffeln
wenn ihr verhindern wollt daß die anderen ihre nase in die
euren stecken
gelobt sei also das publikum der poesie
gelobt sei seine große aufrechte und edle liebe zur poesie
in deren abglanz wir blassen und demütigen botschafter
dankbar und lobpreisend leben
STRENG VERTRAULICH
DARF DEM PUBLIKUM
AUF KEINEN FALL
VORGELESEN WERDEN
das publikum der poesie liebt die poesie
weil es geliebt werden möchte
und es möchte geliebt werden weil es sich selber liebt
und will sich in seiner eigenliebe bestätigt sehen
gott sei dank tut das publikum der poesie
nur so als ob es der poesie zuhörte
denn wenn es wirklich zuhörte
würde es die verzweifelte Unmöglichkeit und sinnlosigkeit
seiner liebe begreifen
und würde sich von morgens bis abends selbst ohrfeigen
würde alle seine bücher auf dem marktplatz verbrennen
würde sich in den nächstbesten kanal stürzen
oder würde den elenden rest seiner tage im kloster verbringen
DARAUS FOLGT
DIE POESIE TUT WEH
ABER GOTT SEI DANK
NIEMAND WIRD JE DARAN GLAUBEN
(1988)
aus: Alles auf einmal
Literarisches Colloquium Berlin / Berliner Künstlerprogramm des DAAD, Berlin 1991
ISBN 3-926178-20-5, 3-627-80004-4