Nino Muzzi

italiano

an einen vorgeborenen

I.

in die städte kam ich zur stunde
der hochzeiten als da
freude herrschte
            unter den menschen

ich tanzte mit ihnen

schlief unter den stummen
ohne sprache den mund voll
gestopft mit brücken

die kraft meiner arme
ging in koffern
trug ich die angst

II.

es ist wahr
ich tauchte im großen meer
verlor mein haar dabei

getragen von glück
als das aussetzte
            war ich unterwegs
                                              
die hoffnung dünn wie ein blatt
im wald (ich rede von bäumen
rede ich)

und kann den weg nicht finden
zu den häusern aus luft

III.

wirklich ich lebe in zeiten
wo die unglücklichen nicht
mehr weinen wir einfach
weiterschreibenüberall
die finger am abzug wer
kann da noch freundlich
bleiben was hilft es wozu
sind wir geworden am ende
der eismeere

            wohin die straßen führten

© Verlagshaus Berlin
Extraído de: Druckkammern
Berlin: Verlagshaus J. Frank, 2012
Produção de áudio: Haus für Poesie, 2017

ad un nato prima

I


nelle città io giunsi all’ora

delle nozze quando là

vi regnava gioia

              fra gli uomini


io ballai con loro


dormii fra i muti

senza linguaggio con la bocca piena

zeppa di ponti


la forza delle mie braccia

se ne andò tutta nelle valige

dove trasportavo la paura


II


è vero

m’immersi nel gran mare

ci persi i capelli


spinto avanti dalla fortuna

quando questa cessò

mi trovavo ancora per strada


la speranza sottile come una foglia

nel bosco (parlo di alberi

parlo)


e non so ritrovare la strada

per le case di aria


III


in verità io vivo in tempi

in cui gl’infelici più non

piangono e noi semplicemente

continuiamo a scrivere - dappertutto

le dita sul grilletto chi

può qui restare ancora

in amicizia a che serve ciò

per cui siamo cresciuti alla fine

dei mari di ghiaccio


              dove conducevano le strade

Traduzione di Nino Muzzi