Fabio Scotto
ECCOTI SULLA SPIAGGIA
ECCOTI SULLA SPIAGGIA
Eccoti sulla spiaggia
fine autunno
Parli col tuo amico pittore
da qualche tempo fuori dalla mischia
dei libri d’una volta
di brossure quando la mano artigianale rilegava
Marini, Dova, Mondrian...
Il fumo flebilmente dalla pipa
si lascia verso le nubi scure
quasi piove mentre ti guardo di profilo
nel tuo bel cardigan di lana blu
aprirti in un sorriso
inumidirsi gli occhi come sempre
come se ancora esistesse
la gioia infantile del gelato
scivolato a terra per il caldo
nella piazzetta del Costituzionale
«Buongiorno Ragioniere, Geometra
Ingegnere...» ─ accattivante
la padrona in uno sbattere di ciglia
dileguava «Bacio, nocciola, vaniglia...»
(Altra è la femmina, pensavi)
nel rito del toscano
«La femmina è più donna della donna»
─ rincorrevi il sogno della voglia che perdevi
intanto andavano scemando
le bellezze come il fiato
tra i lumi della fiera dell’antiquariato
i nostri passi poi
sul vento
come per incanto
alzarci