Fabio Scotto
ARCHITEUTHIS
ARCHITEUTHIS
Nessuno mai l’ha visto
nel suo habitat profondo
Ne parlano Omero
Jules Verne Melville
Adulto raggiunge i venti metri
di lunghezza occhi grandi
come bocce becco tagliente
Il calamaro gigante
tentacoli dieci
nel segreto delle onde
vaga e si nasconde
tra gli scogli
e le alghe
Mostro invertebrato
il suo sesso raggiunge
i novanta centimetri
Lo usa per ferire
i tentacoli della femmina
Nelle piaghe inietta
spermatofori
capsule di milioni di spermatozoi
amanti aggressivi delle ventose
Della femmina mantide si sapeva
in natura
Non del seme inoculato
sui tentacoli frontali della moglie giovane
Due ferite simmetriche
a un chilometro di profondità
al largo delle coste della Tasmania
Ora lo sperma giace
congelato nella cute
Dovrà ferirsi da se stessa
nuovamente
la madre ermafrodita
per fecondarsene
o forse la linfa
da sola migrare in superficie
chimicamente
Il corpo senza ricettacoli
è un corpo totale
Si ama da morire
il figlio nascosto nelle nostre braccia
Poi con i pesci nella rete
il mostro muore muto a riva
sulla sabbia