[Avrei preferito non esserci]

Avrei preferito non esserci
mai stata.
Nel vento che mi apriva
(mi inseguiva)
inseguivo un’altra pagina
(nell’aria)
che diventava, come me,
una cosa inviolata,
non necessaria.
Eppure avrei potuto cambiare
la sua storia. Improvvisarla.
Dentro di me la gioia, l’intesa
sibillina che ci salva,
dentro di me la voglia
dell’attesa (dentro di me)
dentro di me la nostra storia.

Dentro di me.

Dentro di me la gioia,
la strada silenziosa
senza porta.
Non andare. Non andare.
Non c’era una volta…

Extrait de: NCE 1996. (2° ed. I Quaderni del Battello Ebbro-L’Albatro Edizioni, 2000)

[ I wish I’d ]

I wish I’d  

Never been in there.

In the wind that opened me

(chased me)

I chased another page

(in the air)

that became, like me,

an inviolated

unnecessary thing.

And yet I could have changed

his story. Improvise it.

Inside me the joy, the sibylline

understanding that save us,

inside me the wish

for waiting (inside me)

inside me our story.


Inside me.


Inside me the joy,

the silent road

with no way out.

Don’t go. Don’t go.

Once upon no time...

Translated by Tania Calcinaro