Sono fatto di formaggio, la mia è la testa di un vecchio
Al fischio la vita incomincia da metà
Sto su un precipizio con una renna un grillo o mio fratello
Nella vita di tutti i giorni ci chiamano Aleša

Si alza il vortice come rudimentale cortina di confine
Nascono funghi dalla carta io sto su un orologio
Con una girella con l’uvetta in mano come se reggessi una bomba a frammentazione
Per non far preoccupare i miei cari

Non amo le cose pungenti
Il fermento degli avvenimenti insignificanti genera a) un giovane capo
b) l’agricoltura di un’estate infinita
l’amore incomincia con un cucchiaio di composta

Non riesco a piangere Aleša ma vivere è incommensurabilmente facile
Ti viene incontro la promessa sposa per levarsi dalla strada
Sulla tangente che tocca la strada di casa guizzano circhi panoramici
E io come un demone sono cieco e sono sordo come un demone