Nino Muzzi

italiano

zug durch belarus

klirren silbern loeffel (in den teeglaesern der reisenden) hinein in die erinnerung an das novgoroder kirchenspiel, gibt es (den unbeirrbaren) weg des sich entziehenden (sich mir entziehender verzweifelter griff in das federkissen). hier: schwarze schienen halbverdeckt, das ueberholende ueberholt uns nicht, hat es nie. wir sind versunken mit dem letzten stein (klang des regens auf dem blechernen zugdach).

© Anne Seidel
De: Chlebnikov weint
poetenladen, 2015
Producción de Audio: Literaturwerkstatt Berlin, 2016

treno attraverso la bielorussia

tintinnano cucchiaini d’argento (nei bicchieri da the dei viaggiatori) dentro al ricordo del carillon di campane della chiesa di novgorod, esiste allora (l’imperturbabile) sentiero di quel che si sottrae (della mano che afferra il cuscino di piume e si sottrae a me, disperatamente). qui: neri binari a metà nascosti, quel che sorpassa non ci sorpassa, non l’ha mai fatto. Siamo sprofondati con l’ultima pietra (rumore della pioggia sul tetto metallico del treno).

Traduzione: Nino Muzzi