Peter Bush
inglés
Ma noi
1.1
non la riproduzione
con gli occhi del linguaggio
da qualsiasi parte ti metti
non mima niente
un varco incolmabile
un mare di ambiguità
dietro la pagina
gli anni della palude
non la riproduzione
nel paesaggio verbale
dopo la confusione delle
non c'è più posto per loro
la rivoluzione non è un
si lamentano sempre
mentre passiamo bruciando
un'altra restaurazione
la negazione di un modo di formare
con gli occhi del linguaggio
dopo la confusione delle
il rifiuto della storia
delle intenzioni e delle idee
5.3
senza lasciar tracce
7.3
questo tipo di montaggio
non è un sentimento
da qualsiasi parte ti metti
non c'è più posto per loro
delle intenzioni e delle idee
nel paesaggio verbale
l'amnistia ai fascisti
hanno fatto la ricostruzione
non c'è più tempo da perdere
voi non lo avete trasformato
in altre parole
non mima niente
la rivoluzione non è un
3.5
l'amnistia ai fascisti
5.5
l'azione consiste nel confronto fra
il linguaggio del linguaggio
qui manca un verso
9.5
un varco incolmabile
si lamentano sempre
senza lasciar tracce
hanno fatto la ricostruzione
l'azione consiste nel confronto fra
il rifiuto della storia
sovrappone un'altra immagine
l'arte dell'impazienza
la parola come un oggetto
un mare di ambiguità
mentre passiamo bruciando
3.7
non c'è più tempo da perdere
il linguaggio del linguaggio
sovrappone un'altra immagine
7.7
dopo un lungo silenzio
viene un verso più lungo di tutti gli altri
dietro la pagina
un'altra restaurazione
questo tipo di montaggio
voi non lo avete trasformato
qui manca un verso
l'arte dell'impazienza
dopo un lungo silenzio
nel paesaggio verbale
l'aborto della resistenza
gli anni della palude
la negazione di un modo di formare
non é un sentimento
in altre parole
5.9
la parola come un oggetto
viene un verso più lungo di tutti gli altri
l'aborto della resistenza
il rifiuto della storia
De: Tutto in una volta : 50 poesie per 50 anni
Spinea - Venezia: Edizioni del Leone, 2003
ISBN: 88-7314-068-8
Producción de Audio: 2006, M.Mechner / Literaturwerkstatt Berlin
Mammals with flea
I, God, the mammal,
look agog at the universe and invisible things
and at the flea on the belly of my dog.
Will she too look at me
with the same spiritual contentment?
And take a chance on the hypothesis
of trismegistic universes?
Suddenly feel an infinite desire for love
and call it God? God, God.
Call it God in a canticle
from the microbes lying still on the flea’s belly
up, down, as far as my hand or even further?
Will the flea feel infinite power
on the belly of my dog?
Think of destroying the forest of long, soft hairs
that autumn plucks and fills my flat with flakes?
Think of nuclear war?
Feel the Westernness of the void of centuries?
Will the flea consult a psychotherapist or psychiatrist
when she intuits she is beholden to the gaze of another?
Will the flea blame her father and mother for her neurosis?
Or call me Goddess? Or even worse:
call my dog Goddess, or think
she’s the daughter of my dog?
Will she too ask stupid questions like me?
And crucify other fleas?