sommerfliege

an einem augustabend im jahr 2016: eine sommerfliege
die ihr nachtmahl verzehrt, auf einem baugerüst
am palazzo dario, ohne begleitung von menschen.

mit ihrem spärlich behaarten, vorderen beinpaar
stemmt sie sich gegen den getrockneten kot einer möwe
dirigiert ihren tupfrüssel, der alles befeuchtet, verflüssigt.

zwei venezianische lippenpölsterchen mit einem system
von winzigen rinnen, versteift mit noch winzigeren
spängchen, beginnen lautlos zu saugen – die sonne versinkt.

für sekunden stehn alle fenster in flammen, ist jede scheibe
lodernd orange! – manchmal innehaltend im tupfen
und herabblickend auf die vorbeiziehenden dunklen

gebilde, tausendfach gebrochen im optischen kessel ihrer
glasleuchteraugen, erweckt die speisende den eindruck
einer kleinen touristin

oder dogaressa
oder geisterjägerin
die durch die zeiten irrt.

© Verlagshaus Berlin
From: langsames ermatten im labyrinth
Berlin: Verlagshaus Berlin, 2019
Audio production: Haus für Poesie / 2018

mosca estiva

una sera d’agosto del 2016: una mosca estiva
consuma il suo pasto notturno, su un’impalcatura
a palazzo dario, senza la compagnia di umani.

con le sue gambe anteriori spelacchiate
si punta sullo sterco essiccato di un gabbiano
e guida la sua proboscide picchiettante, che tutto bagna e rende liquido.

due minuscoli divaricatori labiali veneziani con un sistema
di piccoli canali, irrigiditi da ancor più piccoli apparecchi,
cominciano a succhiare senza rumore – il sole cala.

per qualche secondo tutte le finestre s’incendiano e ogni vetro
si illumina di arancione! – mentre beccando trattiene il respiro
e getta uno sguardo alle figure opache dei passanti,

fratte in mille pezzi nel cono ottico dei suoi
occhi a lampadario, la banchettante sembra
una piccola turista

o una dogaressa
o un’acchiappafantasmi
che vaga nel tempo.

Traduzione: Daniele Vecchiato