Quando i nostri cani si raggruppano in branchi
e vibranti con truce ferocia si consegnano
alle leggi della Fuga Eterna
e solo a tratti si fermano
attentamente inalano mille odori
con le orecchie tese registrano le ululanti improvvisazioni del vento
si scambiano sguardi accesi e poi continuano la loro corsa
allora forse varrà la pena nel silenzio ininterrompibile
di appartamenti assicurati di rileggere le lettere ingiallite
Quando le abitudini ridicolamente remote dei nostri cani si dissolveranno
nel vigilante istinto collettivo
e le distanze confluiranno nella traccia scavata
da migliaia di solitari irradicati
allora forse varrà la pena di strappare i fogli vecchi
e nella pioggia di pezzetti cadenti decifrare nuove allocuzioni
Quando i cani giungeranno alla vista delle nostre città prefabbricate
e con una quietezza incomprensibilmente fredda si accucceranno in attesa
di tanto in tanto abbaiando ferocemente così solo all'eco
allora forse varrà la pena
di raggiungere i balconi a piccoli passi
e vedere che loro vedono