Karol Chmel

slowakisch

Donatella Siviero

italienisch

andante

a
v káve: budúcnosť: rozpadajúca sa
kocka cukru

infernus: pamäť moja, mojich vidín
zrkadlo

usmievaš sa, mitschuldig, ale pomáha to
len tým, ktorí potrebujú
vysvetlivky; priprav sa na najhoršie,
pôjde o corpus hermeticum, prst
reklamuje triesku, nevidomý temnotu,
lis ignoruje hrozno,
no metaforika pracuje...

© Karol Chmel
Aus: Spray, modrá mentalita
Bratislava
Audioproduktion: Ars Poetica

IN BIANCO

Sono steso a letto, malato.
L’estate, fuori di me, chiama gioiosa
di uccelli il tempo dolce di natura.
Ho quarant’anni passati. E ora,
di nuovo, dopo tanti oblii,
dopo tanta morte accumulata,
pochi versi fanno il riassunto di una vita.
Sono steso a letto, malato.
Da lontano, dalla finestra e l’ombra,
mi giungono canti che giocano
di bei bambini, sconosciuti e felici.
Giocano il gioco strano del futuro,
il gioco del tempo, dell’estate, della vita piena.
Io ne sento solo le voci, lontante e allegre,
e li vedo tuffarsi nell’acqua chiara,
fatti di luce, nudi i corpi, ricchi di gioia.
Malato, a letto, completamente solo, distesto
-anche i ricordi restano lontani, fanciulli-,
non mi resta altro gioco che la speranza.



Traduzione di Donatella Siviero