Patrizia Cavalli

italienisch

Piero Salabé

deutsch

*** [Ah smetti sedia di esser così sedia]

Ah smetti sedia di esser così sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono. Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna,
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.

© Einaudi
Aus: L'io singolare proprio mio
Turin: Einaudi, 1999
Audioproduktion: Literaturwerkstatt Berlin 2010

*** [Sei nicht so Stuhl, Stuhl]

Sei nicht so Stuhl, Stuhl!
Und seid weniger buchhaft, ihr Bücher!
Wie man sie anzieht, so liegen sie an, die vergessenen Jacken.
Zu viel Stoff, zu viel Identität.
Alles Herren der eigenen Form.
Sie sind. Was sie sind. Einsam,
So sehe ich sie einzeln nacheinander
und werde ebenso starr zur kleinen Piazza
dieser festen einsam erstarrten Dinge.
Man braucht viel luftige Zartheit
und einfühlende Eile um diese herrischen immergleichen
Formen zu verschieben und verwirren, denn es stimmt nicht
daß man zurückkehrt, man kehrt in den Schoß
nicht zurück, man entfernt sich nur
man vereinzelt.

Übersetzt von Piero Salabé
Aus: Patrizia Cavalli Diese schönen Tage
Carl Hanser Verlag 2009