Ginevra Pugliese 
Übersetzer:in

auf Lyrikline: 7 Gedichte übersetzt

aus: serbisch nach: italienisch

Original

Übersetzung

ŠTA SAM RADILA

serbisch | Tanja Kragujević

Svuda sa sobom
vodila sam
svoje privide.

Nosili su moje cipele.
Jeli iz moje zdele.
Spuštali svoja ljupka
klupka na moje krilo.

Oštrim zviždukom
očiju katkad me
izvodili u otvoren
kosmos. Van sveta.

Da umiremo
za sva ta kratka
svetla i brze muze.

Da ližemo pogledom
snežne vrhove. Kupe
svemirskih Urala.
Ćije barice na tlu  
planete ponekad
u sanjivo i vrelo podne
ispije golub.

Upisivala sam ih
u visoke škole.
U duboke strasti.
Učila ih jezicima
drugih bića. Ludilu.

Listala za njih
nerastumačljive
priručnike
nežnosti i bola.
 
Usavršavala ih
u načinima disanja.
Kaligrafiji. Blistanju
kože. Molitvama
svemu klonulom.

Da bljesnu.
Kao neisplakan bakar.
Kad stignu na samit
mrtvih ruža.

Iza okretnih vrata.
Gde iz punog sjaja
zauvek se otkotrlja
dugme carskih noći.

Da škripnu.
Kao fibula.
Kad sklopi se.

I nasleđem svog
ranjivog dara veže
dve usamljene
grudvice.
Puste zemlje.

© Tanja Kragujević
aus: Plavi sneg.Pesme [Blue Snow. Poems]
Vršac: KOV, 2008

COSA FACEVO

italienisch

Ovunque andavo
portavo con me
le mie chimere.

Indossavano le mie scarpe.
Mangiavano dalla mia scodella.
Lasciavano i loro graziosi
gomitoli sul mio grembo.

Con un sibilo acuto
degli occhi a volte mi
conducevano nel cosmo
aperto. Fuori dal mondo.

Per continuare a morire insieme
per tutte quelle brevi
luci e quelle muse veloci.

Per leccare con lo sguardo
le cime innevate. I coni
dei cosmici Urali.
Le cui pozzanghere sul suolo
del pianeta a volte
in un assonnato e torrido mezzogiorno
beve un piccione.

Le iscrivevo
alle accademie.
Alle passioni profonde.
Insegnavo loro le lingue
di altri esseri. La pazzia.

Sfogliavo per loro
manuali
indecifrabili
della tenerezza e del dolore.

Le perfezionavo
ai modi di respirare.
Alla calligrafia. Allo splendore
della pelle. Alle preghiere
a tutto quello che è avvilimento.

Affinché risplendano.
Come rame non bagnato.

Quando arrivano al vertice
delle rose morte.

Dietro la porta girevole.

Dove dal pieno splendore
per sempre rotola giù
il bottone delle notti imperiali.

Affinché stridino.
Come la fibula.
Quando si chiude.

E con il patrimonio del proprio
dono vulnerabile unisce
due solitarie
manciate.
Di terra deserta.

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese

TI

serbisch | Tanja Kragujević

Ti si najproverivija
istina o meni.

Obgrliš mi ramena
kaputom
koji više ne postoji.

I to je sav smisao
ovog podsećanja.

To što pokret
tvojih ruku
čini moje telo.

Hvataš
zlatnu sekundu
kiše mog oka.

Talas dna.

Gde raste stablo.
Dom pod nebom
tvoje duše.

© Tanja Kragujević
aus: Žena od pesme [Woman made of Poem]
Vršac: KOV, 2006

TU

italienisch

Tu sei la verità
più accertata di me.

Mi cingi le spalle
con un cappotto
che non esiste più.

Ecco tutto il senso
di questo ricordo.

Il fatto che il movimento
delle tue mani
fa il mio corpo.

Afferri
un secondo d’oro
della pioggia del mio occhio.

Ostaggio del fondo.

Dove cresce l’albero.
La casa sotto il cielo
della tua anima.

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese

STAKLENA TRAVA

serbisch | Tanja Kragujević

Spazih crvendaća
u staklenoj travi.

Skupiću njegove  
slogove pomislih.
U stakleno zvono.
U košulju pesme.

Trebaće bistre
štipaljčice
razorenom zraku.

Jer kranovi stižu
bez najave. Rano.
Obijaju vrata
tankom ledu.

Iznose korenje.
Pesak i kamen.  
Preokreću reči.

I one ostaju nage.  
Bez veznog štiva.
Otvorenih usta.

Dok rastu
nasip i malter.
Temelj i kuća.

Za stotinu
godina samoće.

© Tanja Kragujević
aus: Plavi sneg. Pesme
Vršac: KOV, 2008

ERBA DI VETRO

italienisch

Scorsi un pettirosso
nell’erba di vetro.

Raccoglierò le sue
sillabe pensai.
Nella campana di vetro.
Nella camicia della poesia.

Occorreranno delle mollettine
trasparenti
all’aria devastata.

Perché le gru arrivano
senza avviso. Di buon’ora.
Forzano la porta
al ghiaccio sottile.

Portano fuori le radici.
La sabbia e la pietra.
Rigirano le parole.

Ed esse restano nude.
Senza lettura di collegamento.
Con la bocca aperta.

Mentre crescono
il terrapieno e la malta.
Le fondamenta e la casa.

Per cento
anni di solitudine.

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese

POLARNA

serbisch | Tanja Kragujević

Zar nisu čitali budućnost
I da lepe se o zidove mauzoleja
glasovi beznadežno

Da od jabuke grada
davno zlatne u sebi zanjihane
i dah bi da spere
usta jezik grlo

Gipkije moram izroniti
iz zraka čije monade
uzdah znaju biti i orkan

Uzdići se sa kriškom
lokuma u kosi
Obasjati luk što klizi
sa leđa bika kom podvodi me
odisej mesec gladan naracije

Jednim od dvanaest hiljada
umiljatih naloga kaže
Hajde sad Pričaj

U malom amfiteatru
nalik uzdignutom
vodenom stepeniku
kog znam jer oduvek
tu čuvah reči
Ronilački uzdah
krhak koral

Gde prvi put poželeh
da razumem prostor
opruženih dimenzija
Svetlost u vodi

I tako počeh

© Tanja Kragujević
aus: Njutnov dremež [Newton’s Slumber]
Beograd: Književno društvo Sveti Sava, 2004

POLARE

italienisch

Ma non hanno letto il futuro
E che si attaccano senza speranza
ai muri del mausoleo le voci

Che al gusto della mela di città
tanto tempo fa dorata in sé spinta a dondolarsi
anche l’alito vorrebbe risciacquare
la bocca la lingua la gola

Con più agilità devo emergere
dall’aria le cui monadi
sanno essere sospiro e uragano

Innalzarsi con una fetta
di lokum nei capelli
Illuminare l’arco che scivola
dalla schiena del toro al quale mi sottomette
ulisse luna avida di narrazione

Con uno dei dodicimila
amabili imperativi dice
Dài ora Racconta

In un piccolo anfiteatro
somigliante a un gradino
d’acqua rialzato
che conosco perché da sempre
là conservavo le parole
Respiro di palombaro
fragile corallo

Dove la prima volta desiderai
comprendere lo spazio
di dimensioni distese
Luce sull’acqua

E così cominciai

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese

DVA MINUTA RUŽE

serbisch | Tanja Kragujević

Kad stigoh na vašar viđenog
sve beše potrošeno.
Šatre skupljene.
Sagorele u zapadu.
Ordenje podeljeno.
Prava prigrabljena.

Ostalo je još malo toga
na slobodi
opomenuše me okupljeni.
Možda tek dva glečera
pod zvonom.

Meni se ona učiniše
nalik staklenim dojkama
što taknu se u hodu
žene od pesme.

Bejaše to doba kraja sveta.
A ja joj poželeh isto što i sebi.

Ništa van običnog.

Šolju kišne kapi.
Dva minuta u životu ruže.

© Tanja Kragujević
aus: Žena od pesme [Woman made of Poem]
Vršac: KOV, 2006

DUE MINUTI DELLA ROSA

italienisch

Quando arrivai alla fiera del già visto
tutto era esaurito.
Le tende levate.
Bruciate in occidente.
Le decorazioni distribuite.
I diritti usurpati.

C’era rimasto ben poco
in libertà
mi avvisarono gli adunati.
Forse solo due ghiacciai
sotto la campana.

A me sembravano
simili ai seni di vetro
che si toccano nell’incedere
della donna nella poesia.

Era l’epoca della fine del mondo.
E io le augurai lo stesso che avevo augurato a me.

Niente fuori dal consueto.

Una tazza di goccia di pioggia.
Due minuti nella vita di una rosa.

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese

KRALJICA IGLE

serbisch | Tanja Kragujević

Trošim malo.
Jer nije preostalo
mnogo.
Govori mi
neoporavljeni
ugao vidika.

Dragostor iz koga
svako je ugrabio
neku stvarku.
Aparatić.
Rezervno srce.

Ostala je noć
presečenih vena.  
Gladno leto
na barikadama.
Preskupi poljubac
bez ljubavi.

Čekam da mi dođeš.
Samo ti. Mala
pesmo odbrane.

Uz krike i zlatne
zastavice kao rečni
spasilac tražim
tvoje telo u pesku.
Gde život
iznova počinje.

Samo ti me pretvaraš
u kraljicu igle.
I sigurno spuštaš
na ploču
sa hiljadu obrtaja.

Da u panici razuma
i sjaju čula otvorim
sezonu s muzikom
i zvezdama. Opet.
A posve drukčije.

Kao da već nisam
prašina. Pala.

Kao da sam iznenada
negde u dubu
osvetljena
zaostala snaga
kišne pesme.

Inkrustacija
nevidljivog.

Plutajuća modrica.
Što sažela se.

Da u meni
nađe mesto.

© Tanja Kragujević
aus: Plavi sneg. Pesme [Blue Snow. Poems]
Vršac: KOV, 2008

LA REGINA DELL’AGO

italienisch

Spendo poco.
Perché non è rimasto
molto.
Mi dice
il non ristabilito
angolo visivo.

Un negozio dal quale
ognuno ha rubato
qualcosina.
Una piccola apparecchiatura.
Un cuore di ricambio.

È rimasta la notte
dalle vene recise.
Un’estate affamata
sulle barricate.
Un bacio troppo caro
senza amore.

Aspetto che tu venga da me.
Solo tu. Piccola
poesia di difesa.

Tra grida e bandierine
dorate come un bagnino
al fiume cerco
il tuo corpo nella sabbia.
Dove la vita
ricomincia di nuovo.

Solo tu mi trasformi
in regina dell’ago.

E con fermezza mi cali
sul disco
da mille giri.

Perché nel panico della ragione
e nello splendore dei sensi io apra
la stagione con la musica
e con le stelle. Di nuovo.
Ma in modo tutto diverso.

Come se non fossi già
polvere. Caduta.

Come se all’improvviso
da qualche parte nella quercia
fossi la forza illuminata
rimasta
di una poesia di pioggia.

Incrostazione
dell’invisibile.

Livido galleggiante.
Che si è contratto.

Per trovare
posto in me.

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese

HLADNA GOLUBICA

serbisch | Tanja Kragujević

Govorili smo o poeziji.

Misli prolaznice
ogledale su se u izlozima.
I reči netražene
pronalazile se
u svojim promišljenim
i osetljivim bićima.

U kratkim ćutnjama
gotovo da se mogao
začuti zvuk sličan
onom kad se sklopi
sigurnosna brava.

Kad deca su
na ljuljaškama.
I hladna golubica
na suvom dlanu.

Kad stvari napokon
nalaze svoje mesto.
Svetlo i ozračeno.

Kao iznenadno
preseljenje onih
što nikuda ne putuju.

© Tanja Kragujević
aus: Žena od pesme [Woman made of Poem]
Vršac: KOV, 2006

LA FREDDA COLOMBA

italienisch

Parlavamo di poesia.

Pensieri passanti
si sono specchiati nelle vetrine.
E parole non richieste
si sono ritrovate
nei propri esseri
riflettuti e sensibili.

Nei brevi silenzi
Si poteva quasi
sentire il suono simile
a quello della chiusura
di una serratura di sicurezza.

Quando i bambini sono
sulle altalene.
E la fredda colomba
sul palmo asciutto.

Quando le cose infine
trovano il proprio posto.
Luminoso e radioso.

Come l’improvviso
trasferimento di coloro
che non viaggiano da nessuna parte.

Traduzione dal serbo di Ginevra Pugliese