Giorgio Orelli
In poco d’ora
In poco d’ora
In quella parte dell'anno non più giovinetto
che tuttavia uno, se muore, muore d'inverno,
la ragazza che viaggia sul diretto
del San Gottardo, in diagonale
con me e di fronte all'anziana signora
che l'accompagna (parlano insieme tedesco)
è ticinese, torna a Zurigo per cura,
ed io penso: « Ahi, tant’è pallida
che morte è poco più. Certo ha i giorni contati
(mi ha detto che non va meglio), forse
questa compita signora è la moglie del medico... Spesso
così: quando uno, nel Ticino, dopo aver speso soldi e soldi, gli dicono
che non c'è più niente da fare,
va a Zurigo. O a Lourdes ».
Poi, durante la sosta
in non so quale stazione, sentiamo improvvisa la pioggia
picchiare sul tetto del treno, ed io dico: « Laggiù nel Ticino
non piove da mesi, perciò mi rallegra quest'acqua »,
ed è allora che tutto si sposta come tra sole e pioggia
e ringavagno la speranza, ché la ragazza, venuta a sedersi
fra la signora e me, dice a un tratto che il male di cui soffre
non è poi tanto grave, si tratta soltanto
di una storia un po' lunga alla spina dorsale,
ed è contenta, pallida di un pallore consueto.
Giorgio Orelli
† 10.11.2013, Bellinzona, Schweiz
Giorgio Orelli, einer der wichtigsten Lyriker der italienischsprachigen Schweiz, wurde 1921 in Airolo (Tessin) geboren. Er studierte an der Universität Freiburg Literatur, u.a. bei G. Contini. Als Dichter wurde er 1944 mit der Veröffentlichung seines Gedichtbandes ‚Né bianco né viola’ bekannt. In seinem literarischen Werk spielen die Jahre des zweiten Weltkrieges eine besondere Rolle. Er arbeitete zudem als Übersetzer (Goethe), Literaturwissenschaftler und als Lehrer für italienische Literatur unter anderem am Gymnasium von Bellinzona, wo er lebte. 1979 wurde ihm die Ehrendoktorwürde von der Universität Freiburg verliehen. 1988 erhielt er nach vielen Ehrungen in der Schweiz und in Italien auch die damals wichtigste Schweizer Literaturauszeichnung, den Grossen Schillerpreis.
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