Sara Ventroni
Janas
Janas
Le streghe non le fate dentro le rocce fanno le tane.
Non hanno pace e non la danno. Parlano nelle teste, dicono
una cosa sull’altra, confondono le vocali e gli umori.
Giorno e notte hanno da fare, cigolare nella legna che arde,
fabbricare vento nell’armadio, strofinare il naso
sull’orecchio del bambino spaventato, consigliare
un coltello affilato e lanciare indietro un bicchiere finito.
Non possono riposare, non possono cantare,
non possono avvicinarsi al miele:
questo fatto le rende cattive. La notte se diventano tristi
entrano nelle teste degli amanti.